
Spugne Ecologiche per pulizie domestiche
Quali scegliere e quali non utilizzare più

Quali spugne scegliere per le pulizie
Quando si parla di strumenti per le pulizie, la prima cosa che ci viene in mente è la spugna. Ma sappiamo davvero com’è fatta la spugnetta che usiamo per lavare i piatti o per fare le comuni pulizie?
Quali spugne invece è meglio scegliere per le nostre pulizie domestiche?
Iniziamo col dire che ce ne sono davvero di tutti i tipi e purtroppo la maggior parte di quelle che si trovano in commercio non sono naturali e perciò hanno un cattivo impatto sull’ambiente, sia per la loro composizione che per il loro imballaggio.
Alcune di esse contengono dei coloranti sintetici e/o colle sintetiche; non possono essere riciclate e spesso vengono trattate con sostanze disinfettanti antibatteriche che a contatto con l’acqua vengono rilasciate negli scarichi inquinando.
Se volete davvero cominciare ad essere più responsabili dal punto di vista ambientale, è bene fare attenzione a tutto ciò che ci circonda. Un buon modo è imparare a sostituire correttamente gli strumenti per le pulizie che state utilizzando con altri meno inquinanti. Con questo non intendo che dovete buttare quelli che avete e correre a comprarne di ecologici! Ma, man mano che ciò che state utilizzando per le pulizie, è da cambiare, potete sostituirlo scegliendo di acquistare prodotti più naturali possibili. E potreste iniziare proprio sostituendo le spugne da cucina, che ogni tanto per questioni di igiene vanno cambiate, con spugne in fibre naturali.
Scopriamo perciò quali sono i migliori materiali da scegliere se volete iniziare a cambiare il vostro modo di pulire aiutando sempre di più l’ambiente.

Luffa
La spugna di luffa si ottiene dsll’essicazione dell’ortaggio dallo stesso nome che assomiglia molto alla zucchina. Questa verdura fresca può essere tranquillamente mangiata. Proprio per questo si può dire che sia completamente ecosostenibile e quindi biodegradabile.
La luffa può essere usata sia per la detersione cosmetica che per lavare le stoviglie.
Se volete provare la luffa la trovate…..

CELLULOSA
La cellulosa è uno zucchero complesso (nello specifico un polimero del glucosio) che si trova principalmente nelle piante. La sua struttura elastica la rende difficile da spezzare e facile da piegare, per questa sua caratteristica viene impiegata per fabbricare spugne naturali. Spesso abbinata ad una materiale più rigido come il sisal oppure fibre di cocco o di noci.
Anche questo tipo di spugne sono completamente biodegradabili.
Per provare queste spugne in cellulosa e fibra di cocco…

SISAL
Il sisal è una fibra naturale generalmente usata per creare tappeti o corde. Si estrae dall’agave sisaliana, originaria del Brasile.
Si tratta di un materiale molto resistente ed essendo parte di una pianta grassa è biodegradabile.
Di solito questo materiale può sostituire la parte più dura di una spugna. Per intenderci, la parte verde delle classiche spugnette per i piatti.
Si trovano spugne di sisal per la detersione della pelle con funzione di scrub oppure abbinata alla parte morbida che dovrà essere anch’essa biodegradabile.
La trovate insieme alla parte morbida in cellulosa…
La mia esperienza personale
Personalmente ho provato un tipo di spugnetta per i piatti in fibra naturale che ho trovato al supermercato vicino casa mia. Purtroppo è l’unico modello e l’unica marca che ho trovato in questo supermercato. Però devo dire che non è affatto male. Anche il packaging è buono perché è in plastica compostabile.
Sappiamo bene che per evitare la formazione di batteri sulle spugne, quest’ultime vanno conservate correttamente. Io solitamente , quando ho finito di utilizzarle, le metto ad asciugare in un contenitore bucherellato in modo che possa asciugarsi bene tutta l’acqua rimasta sulle spugne. Così facendo evito che l’acqua ristagni e che si sviluppino batteri o muffe che danno anche cattivi odori.
Inoltre una volta a settimana le metto in lavastoviglie e le cambio, se non sono molto usurate prima, ogni tre settimane circa.

Dove si buttano
Quando sarà il momento di cambiare la spugna, una volta che vi sarete assicurati che siano completamente fatte da fibre naturali e quindi compostabili, potrete gettarla tranquillamente nell’organico.
Per quanto riguarda la confezione dovete controllare sulla stessa le indicazione del produttore. Quelle migliori ovviamente sono in carta o cartone, meglio se riciclati e andranno perciò buttati negli appositi contenitori. Mentre è bene controllare quelle confezioni che potrebbero sembrare comune plastica, perché potrebbe trattarsi invece di plastica compostabile, come quella che ho acquistato io, e quindi andrà nell’umido.
In conclusione....
Non dobbiamo scoraggiarci se guardandoci intorno vediamo tantissima plastica o oggetti fatti in materiali inquinanti. Dobbiamo invece iniziare a pensare che è sempre possibile migliorare! Perciò proviamo a capire come potremmo rendere i nostri prossimi acquisti più ecosostenibili. Anche se si tratta di iniziare dal cambiamento delle semplici spugnette dei piatti.
Se questo articolo vi è piaciuto, avete domande o proposte, lasciate un commento qui sotto, sarò felice di rispondervi. A presto!

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